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I METODI PER LA
VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ SISMICA
1.1 La vulnerabilità sismica:
definizioni
1.2 Misura del
danno e misura dell’azione
1.3
Metodi per la valutazione della vulnerabilità sismica
1.3.1 Matrici di Probabilità
di danno
1.3.2 Curve continue di
vulnerabilità
1.3.3 Metodo dell’Indice di
vulnerabilità
1.4 Brevi cenni a recenti
metodi per la valutazione speditiva della vulnerabilità sismica
1.4.1 Il metodo ARISTOTELES
Riferimenti bibliografici del capitolo 1
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LA CONOSCENZA
DELL’EDIFICIO
2.1 Il concetto di “Livello
di Conoscenza”
2.1.1 Le indicazioni
normative
2.2 L’analisi storico-critica
e la documentazione disponibile
2.3 Il rilievo geometrico,
strutturale e dei dettagli costruttivi
2.4 L’esame preliminare della costruzione
2.4.1 Il controllo visivo
delle strutture in c.a.
2.4.2
Il controllo visivo delle strutture in muratura
2.5 Le indagini sui materiali
2.5.1 Indagini distruttive,
semidistruttive e non distruttive
2.5.2 La definizione della campagna di indagini
2.5.3 La termografia
2.5.4 I metodi pacometrici
2.5.5 I metodi chimici
(colorimetrici)
2.5.6 L’endoscopia
2.5.7 Le indagini sclerometriche
2.5.8 Le prove ultrasoniche
2.5.9 La sonda Windsor
2.5.10 I carotaggi
2.5.11 I metodi combinati
2.5.12 Il metodo Sonreb
2.5.13 Le prove sulle armature delle strutture in c.a.
2.5.14 I martinetti piatti
2.5.15 Le prove penetrometriche
nelle murature
2.5.16 Le prove
in situ sui pannelli murari
2.5.17 Definizione delle
proprietà meccaniche di un pannello murario
2.6 Brevi considerazioni
sulle caratteristiche meccaniche dei calcestruzzi degli edifici esistenti
2.7 Il progetto simulato
2.8 L’esame dei fattori che
condizionano la vulnerabilità sismica degli edifici esistenti
2.8.1 Edifici con struttura
in c.a.
2.8.2 Edifici in muratura
portante
Riferimenti
bibliografici del capitolo 2
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LA MODELLAZIONE DELLA
STRUTTURA
3.1 Concetti
generali: schematizzazione e modellazione
3.1.1 La schematizzazione
3.1.2 La modellazione
3.1.3 Il controllo dei
calcoli
3.1.4 Riflessioni critiche
3.2 Problemi di
schematizzazione e modellazione
3.2.1 Le tamponature nei
telai in c.a.
3.2.2 Solai
rigidi e solai flessibili
3.2.3 Setti in c.a.
3.2.4 Modelli a plasticità
concentrata e modelli a fibre
3.2.5 Modellazione delle
murature
3.2.5.1 La scala della
modellazione
3.2.5.2 Cenni agli edifici in
aggregato
3.2.5.3 Il comportamento
della muratura: meccanismi di primo modo e meccanismi di secondo modo
3.2.5.4 Comportamento globale: problemi di schematizzazione
3.2.5.5 Modellazione del
comportamento globale: macroelementi e telaio equivalente
3.2.5.6 Modellazione del
comportamento globale: modelli continui agli Elementi Finiti
3.2.6 I nodi trave-pilastro
3.2.7 Definizione delle
rigidezze nelle analisi elastiche
Riferimenti bibliografici del capitolo 3
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I METODI DI ANALISI
4.1 Introduzione
4.2 Classificazione dei
metodi di analisi
4.3 L’analisi statica lineare
4.3.1 In cosa consiste il
metodo
4.3.2 Il calcolo del
periodo di vibrazione T1
4.3.3 Il coefficiente λ
4.4 L’analisi dinamica
lineare
4.4.1 Origini del
metodo
4.4.2 In cosa consiste il
metodo
4.4.3 I fattori di struttura
4.4.4 Limiti del metodo
4.5 L’analisi pushover
4.5.1 Concetti generali
4.5.2 Potenzialità e limiti del metodo: quando ricorrere alle analisi pushover
4.5.3 I profili di carico
4.5.3.1 Principi generali e
profili di carico fissi
4.5.3.2 Profili di carico
multimodali
4.5.3.3 Profili di
carico adattivi
4.5.3.4 Confronti
4.5.4 Metodi per la valutazione della domanda sismica con le analisi pushover
4.5.4.1 Il Metodo dello Spettro di Capacità (CSM, “Capacity Spectrum Method”)
4.5.4.1.1 I modelli di
smorzamento
4.5.4.1.2 Metodi dello
Spettro di Capacità modificati
4.5.4.2 Il Metodo dei coefficienti di spostamento (DCM, “Displacement
Coefficient Method”)
4.5.4.3 Il
Metodo N2
4.5.4.4 Il Metodo N1
4.5.4.5 I metodi dell’Eurocodice 8 e delle NTC
2008
4.5.5 l problema dell’applicazione delle analisi pushover
alle strutture 3D o irregolari
4.6 L’analisi dinamica non
lineare
Riferimenti
bibliografici del capitolo 4
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LE VERIFICHE DEGLI
ELEMENTI STRUTTURALI
5.1 Le verifiche degli
elementi strutturali in c.a.
5.1.1 Condizioni di applicabilità dei metodi di analisi
5.1.1.1 Condizioni di
applicabilità dell’analisi lineare con spettro di risposta elastico
5.1.1.2 Analisi lineare con
spettro di risposta con fattore di struttura q > 1
5.1.1.3 Analisi dinamica
lineare
5.1.1.4 Analisi statica non
lineare
5.1.2 Modelli di capacità
5.1.2.1 Modelli di capacità
per meccanismi duttili
5.1.2.2 Modelli di capacità a
taglio
5.1.2.3 Modelli di
capacità per i nodi trave-pilastro
5.2 Le verifiche delle
strutture in muratura portante
5.2.1 Introduzione
5.2.2 Modelli di capacità per i meccanismi di primo modo
5.2.2.1 L’analisi Limite: il
Teorema Statico ed il Teorema Cinematico
5.2.2.2 Principali meccanismi
di primo modo
5.2.2.2.1 Ribaltamento
semplice di parete monolitica
5.2.2.2.2 Ribaltamento
composto di parete monolitica
5.2.2.2.3 Meccanismo di
flessione verticale di parete monolitica
5.2.2.2.4 Meccanismo di flessione orizzontale di parete monolitica
5.2.2.3 L’analisi cinematica lineare
5.2.2.4 L’analisi cinematica
non lineare
5.2.3 Modelli di capacità per
i meccanismi di secondo modo
5.2.3.1 I maschi murari
5.2.3.2 Le fasce
5.3 Riferimenti bibliografici
del capitolo 5
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LA GESTIONE DEI RISULTATI
DELLE VERIFICHE TECNICHE
Riferimenti bibliografici del capitolo 6